Banca del Tempo cos’è e come funziona

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Che cos’è una Banca del Tempo, come funziona, cosa può essere scambiato, come aprire un conto corrente-tempo. La moneta di scambio della BdT

La Banca del Tempo (BdT) è un sistema in cui le persone scambiano reciprocamente attività, servizi, saperi. Si può definire come: “una libera associazione tra persone che si auto-organizzano e si scambiano tempo per aiutarsi soprattutto nelle piccole necessità quotidiane”. E’ un luogo nel quale si recuperano le abitudini, ormai perdute, di mutuo aiuto tipiche dei rapporti di buon vicinato.

La Bdt è un istituto di credito un po’ particolare. Presso il suo sportello non si deposita denaro e non si riscuotono interessi, ma la disponibilità a scambiare prestazioni con gli altri soci. Utilizzando il tempo come unità di misura degli scambi ad ognuno dei soci viene intestato un conto corrente-tempo e viene consegnato un libretto di assegni-tempo.

Come funziona una banca del tempo

Qualsiasi persona può diventare socio richiedendo di iscriversi previo incontro con un membro della banca del tempo. Nel primo incontro conoscitivo, si compila un modulo e si prende visione del regolamento interno.

La richiesta di iscrizione è valutata dalla BDT e, con esito positivo, il richiedente diventa socio della BDT. Da questo momento, può iniziare a spendere il suo tempo con i soci che fanno parte della rete. Chi si iscrive alla BDT definisce le prestazioni che intende offrire, indicando anche quelle di cui pensa avere bisogno.

La lista è indicativa, ma rappresenta un punto di partenza per dar vita a richieste ed offerte. Definire bisogni e disponibilità permette di evidenziare fin da subito che lo scambio sta alla base dell’esperienza.

Ad ogni socio si intesta un conto corrente in tempo nel quale saranno registrate le ore addebitate ed accreditate. Ogni socio si impegna a movimentare il conto sia in un senso che in un altro. Il socio alla sua iscrizione riceverà:

  • libretto degli assegni
  • lista delle offerte e delle richieste

Queste ultime due liste possono essere visionate in sede o anche tramite sito internet.

Come richiedere prestazioni nella BdT

La richiesta della prestazione può essere quindi effettuata direttamente all’offerente o tramite la segreteria. Non vi è obbligo a soddisfare le prestazioni (se in quelle ore o in quel giorno non è possibile, si può rifiutare lo scambio).

La transizione è registrata dagli operatori della BDT. Chi riceve la prestazione emette un assegno in tempo che sarà recapitato presso la segreteria della BDT da chi l’ha ricevuto.

L’assegno permette la contabilizzazione dello scambio, a chi ha effettuato la prestazione sarà accreditato il tempo, viceversa chi ne ha usufruito. Il credito, o debito, potrà essere speso o restituito scambiando con altri soci, perché matura nei confronti della BDT e non del singolo socio.

Unico impegno è quello di tendere al pareggio. Non sono positive né le posizioni troppo a credito né quelle troppo a debito, indicano che non vi è scambio.

Un esempio pratico del funzionamento della BdT

La signora Gina, maestra d’inglese, ha del tempo disponibile e si reca presso la sede della banca del tempo per richiedere di diventare socio. In seguito a valutazione, la signora Gina diventa socia e può iniziare a scambiare delle prestazioni. Allo stesso tempo, nella rete della banca del tempo, un socio, la signora Marika, che ha una figlia che ha bisogno di ripetizioni scolastiche d’inglese.

Cosa succede?

La banca del tempo mette in contatto i due soci. La signora Marika usufruisce di due ore del tempo di Gina per le ripetizioni della figlia. In cambio, offre altre ore del suo tempo per fare la spesa a un anziano che non può muoversi da casa.

Il vantaggio è che non si diventa debitori o creditori di una persona ma della BDT, che incrocerà domanda e offerta nel modo migliore possibile.

Ritornando all’esempio, la signora Gina, avrà un credito di ore in BDT. Credito che potrà spendere chiedendo ad altro socio, il signor Rossi, un aiuto per trasportare le piante del giardino.

Non è difficile immaginare l’ampia gamma di possibilità di scambi che si apre grazie ad una organizzazione di intermediazione.  Questa, permette scambi indiretti, sulla base della reciprocità, della bilateralità come nel baratto, e differiti nel tempo. Si dà quando si può e si riceve quando si vuole.

Cosa si scambia nella banca del tempo

Le prestazioni scambiate dipendono dalle abilità, dalle disponibilità e dalla fantasia dei soci.

Nella pratica, bisogni estemporanei non indicati nella lista delle attività o nelle richieste abituali, possono essere presentati alla BDT per essere aggiunti alla lista.

Generalmente i soci della BDT offrono prestazioni che esulano dalla loro attività professionale e riguardano piuttosto la sfera degli hobby e degli interessi personali. Questo, anche per evitare equivoci riguardo attività soggette ad imposizione fiscale o a regimi tariffari stabiliti dagli ordini professionali.

La prima comprende le prestazioni attinenti allo svolgimento della vita quotidiana come:

  • fare la spesa
  • sbrigare pratiche burocratiche
  • dare passaggi in auto
  • preparare pasti
  • fare piccole riparazioni
  • accudire persone anziane e bambini
  • aiutare i ragazzi a fare i compiti e così via

La seconda riguarda attività ricreative e scambi di “saperi”. Rimettere in gioco competenze esplicite o rimaste inesplicati.

A differenza di quanto avviene sul mercato, dove offerta e domanda si incontrano nella variabile prezzo, nella BDT interessa la relazione con gli altri. Pertanto, anche se non si era prevista una specifica attività, ecco che a richiesta, qualcuno disponibile è possibile trovarlo.

Un’altra possibilità di scambio riguarda i beni. Questo permette di usare per un certo montante ore un bene di cui non possiedo la proprietà.  Si contabilizza lo scambio sulla base del tempo di utilizzo di quel determinato bene.

A che cosa serve una banca del tempo

Le BDT non sono “agenzie tutto fare”, anche se la prima azione visibile è quella della ricerca di soluzioni a qualche piccola necessità del quotidiano. Attraverso lo scambio, facendo “qualcosa per” si finisce per “fare qualcosa con”. In definitiva, è l’aspetto relazionale e conviviale che prevale pur rimanendo estremamente importante l’aspetto funzionale.

La BDT è una innovazione sociale proprio perché

  • Da vita a reti di socialità agendo come antidoto contro la solitudine
  • Permette di allargare l’aiuto di vicinato oltre la stretta cerchia parentale
  • Favorisce l’inserimento sociale di persone senza rete di supporto familiare
  • Promuove l’interculturalità
  • Riattiva i rapporti intergenerazionali
  • Incentiva la crescita dell’autostima individuale, permettendo il riconoscimento in sé allo stesso tempo di bisogni e capacità di soluzione a quelli altrui.
  • Permette di soddisfare bisogni altrimenti non reperibili sul mercato
  • Permette di usufruire di prestazioni altrimenti non acquisibili per motivazioni economiche o per rigidità organizzative
  • Agisce più complessivamente sulla qualità della vita e sul benessere economico

La strutturazione della BDT si basa su poche regole fisse

  • scambio
  • reciprocità indiretta
  • utilizzo del tempo come unità di misura
  • parità fra i soggetti e sulle persone che ne fanno parte

Ogni gruppo autonomamente definirà quali prestazioni scambiare in quanto ogni territorio ha le proprie abitudini, bisogni e opportunità.

Per questa ragione le BDT, pur basandosi tutte sulle poche regole sopra indicate, hanno progetti spesso molto diversi l’una dall’altra. Ad esempio, esistono BDT di quartiere, nelle scuole tra bambini e adolescenti, in altri casi si è previlegiato il rapporto multiculturale, o quello tra famiglie.

Il più delle volte le esperienze si sono fortemente connotate nella fase di partenza, per poi modificarsi radicalmente nel corso del tempo. Questa è forse la grande forza delle banche del tempo. Ciascuno può essere aiutato a soddisfare un proprio bisogno e contemporaneamente contribuire a risolvere quelli altrui. In questo modo, si costruisce anche una più allargata rete di relazioni amicali e mutuo aiuto.

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